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Un poeta vero deve sempre restare nel suo animo un "bambino". Solo con lo stupore che il bambino possiede, è possibile vedere le cose del mondo come se si vedessero per la prima volta, cogliendo di esse gli aspetti inediti, originali, riuscendo a collegare fra loro oggetti molto distanti nel tempo e nello spazio. Anche lo sperimentare nuovi moduli poetici è appannaggio di chi dentro di sé conserva una tenace giovinezza, nonostante l'andare inesorabile del tempo. Salvatore Cutrupi appartiene a questo genere di poeta. (Dalla Prefazione di Giacomo Vit)